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ARTHUR CLUB

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mercoledì 25 maggio 2011

proposta disciplinare Isole Tremiti

Alla      RISERVA NATURALE MARINA ISOLE TREMITI
Via S. Antonio Abate 121
71037 Monte Sant'Angelo (FG)
Tel. 0884/568928  Fax 0884/561348

Al         Commissario Straordinario
ENTE PARCO NAZIONALE DEL GARGANO
via S. Antonio Abate, 121
71037 Monte Sant'Angelo (Fg)




Nell’incontro cordiale avuto con il Dott. Pasquale Santoro e con il Dott. Matteo Rinaldi nella sede del Parco del Gargano a Monte Sant’Angelo circa un mese fa, in merito al Disciplinare della Riserva Marina delle Isole Tremiti appena pubblicato, ci licenziammo con l’impegno di dare alcuni consigli per eventuali modifiche da apportare al suddetto Disciplinare, in quanto, carente in alcuni articoli per interpretazioni  vaghe, ma anche particolarmente penalizzante per l’economia  locale fatta esclusivamente di turismo.
Pertanto, un gruppo di lavoro composto da operatori turistici, ambientalisti, pescasportivi, operatori della nautica, persone tutte profondamente legate alle Isole Tremiti da una quarantennale frequentazione, che hanno una reale conoscenza delle vere esigenze ambientalistiche e socio economiche,  coordinato dal sottoscritto, ha predisposto un Disciplinare che, sulla base di quello appena pubblicato, tiene conto di alcuni aspetti importanti che non possono essere non considerati.
1)      Il Disciplinare pubblicato non ha avuto nella sua stesura alcun riscontro scientifico, pertanto è stato scritto sulla base di “sensazioni” e “consigli”  quantomeno poco accorti.
Abbiamo di conseguenza indicato la costituzione di una Commissione della Riserva che sulla base di studi, ricerche, analisi e verifiche possa stabilire quali sono le reali necessità ambientali che necessariamente dovranno trovare sinergie con quelle storico-socio-economico dei residenti e con quelle dei tantissimi visitatori;
2)      la storia recente dell’isola ci dice che lo sviluppo turistico è scoppiato da quando negli anni 60-70 Arturo Santoro è arrivato all’apice del mondo della subacquea, soprattutto la pesca subacquea; in quegli anni questo sport era visto di buon grado e grazie a Santoro gli splendidi fondali di Tremiti, anche per mezzo di manifestazioni agonistiche nazionali e internazionali, sono stati scoperti da media che hanno fatto conoscere in Italia soprattutto, le stupefacenti bellezze sottomarine. Quindi da sempre Tremiti è meta anche di pescatori subacquei che, nella stragrande maggioranza dei casi viene a Tremiti per pescare ma di fatto non pesca niente, E’ vero che nelle altre AMP o Riserve Marine italiane questo tipo di pesca è proibito, ma il Disciplinare ora e dopo il Regolamento devono calzare perfettamente sulle reali necessità locali. Inoltre è certo che, nonostante le navi, le barche, i gommoni, i subacquei dei diving e i pescasub, e i pescatori professionisti la fauna del posto resta di altissimo livello se paragonata ad altri siti italiani. Pertanto, per non far scomparire i turisti pescasub, ma limitare il prelievo faunistico, nel rispetto di tutte le norme nazionali vigenti, si potrebbe consentire la pesca sub solo in zona C ma ruotando ogni anno l’apertura di alcune aree (ad esempio quest’anno si pescherebbe solo intorno a S. Nicola e la parte di zona C di Capraia, l’anno prossimo nella parte di zona C di S. Domino, per poi ricominciare);
3)      un altro aspetto molto importante é quello relativo al turismo nautico-diportistico, in quanto Tremiti è meta di tanti visitatori che raggiungono l’arcipelago per mezzo nautico privato, anche grazie alla breve distanza che la separa dalla terraferma. Questi turisti sarebbero molto penalizzati dal disciplinare attuale, infatti basta leggere i forum delle riviste nautiche (per esempio www.gommoniemotori.com/forum)  o parlare con i responsabili delle Marine di Termoli, Rodi Garganico o Vieste per capire che difficilmente raggiungeranno l’Isola, con gravissimo danno all’economia dell’isola stessa. Pertanto si è cercato di rendere più fruibile l’arcipelago rivedendo le norme vigenti, ma disciplinando comunque il settore;
4)      sono poco più di venti anni che il turismo subacqueo da’ all’isola risorse importanti ed indispensabili, contribuendo soprattutto nei periodi di bassa stagione a far arrivare nell’arcipelago tantissimi turisti. E’ pur vero che questo settore ha bisogno di regole che ora non ci sono ma che non ci sarebbero nemmeno con il Disciplinare in vigore. E’ per questo che intendiamo fornire un contributo organizzativo, di monitoraggio e normativo;
5)      anche riguardo alla pesca sportiva abbiamo cercato di dare una lettura più ampia, nel rispetto dell’ambiente, ma non mortificando quest’altro settore turistico. La penalizzazione della pesca a traina con il piombo “guardiano” , a “jogging” , o con il “palangaro” (attrezzo usato da sempre dai residenti) renderebbe meno interessante i pescasportivi che arrivano a Tremiti in periodi di bassa stagione. E’ il rispetto  e il maggior controllo delle norme già vigenti che migliorano la tutela l’ambiente, non la quantità di turisti che arriverebbero per pescare. Le norme le rispettano solo i cittadini onesti, per i disonesti l’inasprimento non cambierebbe niente;
6)      abbiamo voluto dare un contributo anche sulla pesca professionale, sul noleggio di imbarcazioni/gommoni e sulle navi di linea, argomenti che riguardano soprattutto i Tremitesi, sempre in un ottica di tutela dell’ambiente senza mortificare l’aspetto socio-economico.

E’ evidente che tali norme dovranno essere riviste tra qualche anno in virtù di una serie di analisi, monitoraggi e studi che la Commissione della Riserva dovrà effettuare.
Inoltre si ritiene del tutto fuori luogo la richiesta di pagamento della marca governativa in quanto tale “balzello” servirebbe solo per aumentare i costi dei permessi ed inoltre non viene applicato in quasi tutte le AMP e Riserve Marine senza, per altro, portare risorse al Parco.
Accettiamo la mappa relativa alle zone degli ancoraggi permessi, anche se in tutte le AMP e le Riserve Marine italiane ci sono i gavitelli ai quali ci si deve legare per evitare l’ancoraggio.  Naturalmente nelle more delle installazioni dei gavitelli occorrerebbe lasciare ancora libero l’ancoraggio.
Per ultimo, l’autorizzazione dovrebbe essere rilasciata in tempi più rapidi, magari utilizzando, come succede altrove, la copia di trasmissione del fax con allegato la ricevuta di pagamento.  
Isole Tremiti, 07/05/2011                 
                                                                      Arturo Santoro

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